Disobbedienza alla Natura matrigna da un corpo femminile
Biancamaria Frabotta legge alcuni versi tratti da «Affeminata» (in «Tutte le poesie 1971-2017»), ospite del laboratorio poetico di Daniela Attanasio presso la casa editrice Empirìa Edizioni a Roma il 7 marzo 2019. Video: ©Andrea Annessi Mecci Con una dichiarazione di guerra e di disobbedienza alla “Natura matrigna” Biancamaria Frabotta apre «Tutte le poesie 1971-2017», scegliendo i versi dalla plaquette d’esordio Affeminata (1976), sotto l’ombra protettiva e minacciosa di Leopardi e Lucrezio. Due poeti pessimisti travagliati dal trauma della nascita. Ma c’è di più in questo sguardo che è diverso: l’intreccio di un altro tema, il trauma della seconda nascita al quale né Leopardi né Lucrezio avrebbero mai pensato. Cosa significa nascere abitando un corpo femminile?